E’ cominciato tutto quel giorno…

Impressioni di un coro

di Barbara Barbi


Il dì 9 febbraio, in pieno gelo invernale,
è cominciata la nostra avventura musicale,
un’ esperienza bella e condivisa
con Giovanni, l’Antonella e la Marisa.
Il primo giorno, molto titubanti,
non si pensava di passar subito ai canti,
ma dopo una preparazione con “sbadigli”,
“sospironi” e scale con arpeggi,
abbiam prodotto i primi gorgheggi
invogliati dal ritmo di un “Devil” trascinante:
il corso si presentava interessante.
Poi ogni settimana una nuova partitura
e la cosa ci faceva un po’ paura…
i canti popolari s’imparavano presto
ma non si accontentava l’esigente maestro.
Bassi, contralti, soprani e tenori
tra ritmo e note… una serie di errori!
Come Arlecchino si confessò burlando,
Giovanni andava allegramente tuonando:
“Come potete pensare di far bene
se non rimettete due neuroni insieme!”
Poi le terzine e i salti di ottave ,
la faccenda si faceva più grave:
con la Butterfly il coro muto
l’abbiam fatto davvero,
a quel famoso “fa” ci siamo arrivati…
ma solo col pensiero.
” Non sono abbastanza preparati,
si rimanda a tempi più adeguati.”
Ma ora siamo un po’ migliorati…
e a volte riusciamo a tirar fuori
un’armonia inaspettata
che anche l’Antonella
ne riman meravigliata.
Entrando nell’aula
con la sua nota di colore,
guarda noi
e poi Giovanni, con stupore:
“Ce la possono fare sul serio
sembrano quasi un coro vero!
E il maestro sorride, finalmente soddisfatto
(dopo tutta la fatica che ha fatto!).
Ormai è finito anche maggio
e siamo quasi pronti per il saggio,
ma il risultato è già stato
raggiunto ampiamente :
abbiamo arricchito la mente,
vissuto emozioni e sensazioni
che ci hanno fatto star bene,
cosa c’è di più bello che cantare insieme?
P.S: dopo l’estate vorrei ritrovarvi
tutti ancora qui
per ricominciare i bei pomeriggi
del mercoledì.
Barbara
Careggi, maggio 2011